Sindrome al femminile - Ginecologia
a cura della Redazione di Vitadidonna.it
Nonostante la sindrome pre-mestruale sia stata riconosciuta clinicamente gli studi epidemiologici in proposito sono piccoli e i numeri non sono precisi. Si calcola che a soffrirne in Italia sia il 10-15% delle donne, lo sostiene Emilio Arisi, direttore dell'Unità operativa di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale regionale Santa Chiara di Trento e consigliere nazionale della Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia).
"I disturbi iniziano la settimana prima della comparsa delle mestruazioni - prosegue lo specialista - E la sindrome pre-mestruale non fa discriminazioni d'età, colpisce dai 17-18 anni fino alla menopausa, né di stili di vita. Anche se - precisa Arisi - le donne orientali ne soffrono meno". Il motivo potrebbe essere anche ambientale, secondo un'ipotesi del medico: "Sicuramente il disturbo non risparmiava nemmeno le nostre nonne - spiega - ma la moderna cultura occidentale, che vuole le donne attive e efficienti sempre e a tutti i costi, probabilmente rende le donne del nostro tempo più insofferenti" al dolore e all'indolenzimento che precede le mestruazioni. Superare il disagio si può, assicura Arisi. "Magari aiutando l'organismo con piccole integrazioni di magnesio o con farmaci specifici. Anche la pillola anticoncezionale promette benefici in questo senso", ma per il ginecologo conta molto una certa dose di "adattamento psico-socio-esistenziale. Non è difficile: la donna, così come l'uomo, è un animale intelligente", conclude.
"I disturbi iniziano la settimana prima della comparsa delle mestruazioni - prosegue lo specialista - E la sindrome pre-mestruale non fa discriminazioni d'età, colpisce dai 17-18 anni fino alla menopausa, né di stili di vita. Anche se - precisa Arisi - le donne orientali ne soffrono meno". Il motivo potrebbe essere anche ambientale, secondo un'ipotesi del medico: "Sicuramente il disturbo non risparmiava nemmeno le nostre nonne - spiega - ma la moderna cultura occidentale, che vuole le donne attive e efficienti sempre e a tutti i costi, probabilmente rende le donne del nostro tempo più insofferenti" al dolore e all'indolenzimento che precede le mestruazioni. Superare il disagio si può, assicura Arisi. "Magari aiutando l'organismo con piccole integrazioni di magnesio o con farmaci specifici. Anche la pillola anticoncezionale promette benefici in questo senso", ma per il ginecologo conta molto una certa dose di "adattamento psico-socio-esistenziale. Non è difficile: la donna, così come l'uomo, è un animale intelligente", conclude.
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