Lombardia patria del privato, business da 4 miliardi
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a cura della Redazione Vitadidonna.it
La Lombardia è la patria della sanità privata, la regione in cui si concentrano le strutture sanitarie più grandi e i poli di eccellenza altamente specializzati. Nella classifica delle prime 20 case di cura italiane per dotazione di posti letto, otto sono localizzate proprio in Lombardia. Un business che si aggira intorno ai 4 miliardi di euro. Ma nella classifica dei poli italiani più attrattivi, il primo istituto lombardo si trova al settimo posto: è il policlinico San Matteo di Pavia, che difende l'onore delle strutture sanitarie lombarde con 12.714 pazienti in un anno. E' quanto emerge da uno studio del Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale (Cergas) dell'università Bocconi di Milano. L'indagine, presentata ieri nel capoluogo lombardo, si inserisce nel progetto "Osservatorio sull'assistenza sanitaria privata in Italia", avviato dal Gruppo merceologico Sanità di Assolombarda.
Quello che emerge è la fotografia della sanità privata italiana nelle sue differenti articolazioni regionali. "In Italia, infatti, non esiste il privato - sottolinea Francesco Longo, direttore del Cergas - ma i privati". I posti letto della case di cura accreditate rappresentano mediamente a livello nazionale il 19% di quelli disponibili nel Servizio sanitario nazionale. Con profonde differenze regionali: in Calabria i posti letto garantiti dalle strutture private sono il 30% del totale, così come in Campania e nel Lazio, mentre la percentuale scende al 6% in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria e Basilicata. La realtà della sanità privata cambia, dunque, di regione in regione: si va dai piccoli centri che offrono prestazioni di bassa specialità alle grandi aziende, fino alle concentrazioni industriali.
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La Lombardia è la patria della sanità privata, la regione in cui si concentrano le strutture sanitarie più grandi e i poli di eccellenza altamente specializzati. Nella classifica delle prime 20 case di cura italiane per dotazione di posti letto, otto sono localizzate proprio in Lombardia. Un business che si aggira intorno ai 4 miliardi di euro. Ma nella classifica dei poli italiani più attrattivi, il primo istituto lombardo si trova al settimo posto: è il policlinico San Matteo di Pavia, che difende l'onore delle strutture sanitarie lombarde con 12.714 pazienti in un anno. E' quanto emerge da uno studio del Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale (Cergas) dell'università Bocconi di Milano. L'indagine, presentata ieri nel capoluogo lombardo, si inserisce nel progetto "Osservatorio sull'assistenza sanitaria privata in Italia", avviato dal Gruppo merceologico Sanità di Assolombarda.
Quello che emerge è la fotografia della sanità privata italiana nelle sue differenti articolazioni regionali. "In Italia, infatti, non esiste il privato - sottolinea Francesco Longo, direttore del Cergas - ma i privati". I posti letto della case di cura accreditate rappresentano mediamente a livello nazionale il 19% di quelli disponibili nel Servizio sanitario nazionale. Con profonde differenze regionali: in Calabria i posti letto garantiti dalle strutture private sono il 30% del totale, così come in Campania e nel Lazio, mentre la percentuale scende al 6% in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria e Basilicata. La realtà della sanità privata cambia, dunque, di regione in regione: si va dai piccoli centri che offrono prestazioni di bassa specialità alle grandi aziende, fino alle concentrazioni industriali.
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