Bambini e psicofarmaci
Apprendiamo oggi che la EMEA (agenzia del farmaco europea) ha espresso parere favorevole alla somministrazione del prozac ai bambini dagli 8 anni in su. (http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=62097) In un comunicato diramato oggi dalla sede di Londra, l'agenzia sollecita però la società farmaceutica Eli Lilly, che ha scoperto la 'molecola della felicità' ( la fluoxetina), a condurre studi clinici più approfonditi. E non solo, l’EMEA chiede a genitori e terapisti di sorvegliare attentamente i ragazzi, soprattutto all'inizio del trattamento, per capire se vi siano tendenze suicide, infine, assicura che sarà ulteriormente studiato l'impatto del farmaco sullo sviluppo sessuale e sul comportamento emotivo dei pazienti, e la tossicità della molecola.
Ancora una volta parliamo di "sperimentazione" NON di certezza sull’uso di psicofarmaci ai minori.
Negli Stati Uniti più di 8 milioni di bambini sono sottoposti a trattamenti psico-farmacologici. A causa dei pesanti effetti collaterali degli psicofarmaci prescritti, che in vari casi hanno determinato anche la morte del bambino, gli USA hanno dovuto intraprendere azioni legislative per contenere il dilagare di questo fenomeno e tutelare genitori e figli nelle scuole da azioni coercitive che violavano alcuni diritti fondamentali.
Anche in Italia aumentano i casi di bambini che per presunti disturbi mentali o comportamentali, vengono segnalati dalle scuole ai Centri di Neuropsichiatria Infantile.
Uno studio italiano terminato nel 2004 (http://www.pol-it.org/ital/NT20040920.htm ) è emerso che 311 soggetti, pari al 9.1% del campione, hanno soddisfatto i criteri per un disturbo psichico secondo la classificazione del DSM IV. In pratica ogni 1000 adolescenti, 90, secondo i criteri adottati, manifesterebbero una patologia psichica.
Secondo il Dr. Peter Breggin, psichiatra e scrittore di numerosi testi (www.breggin.org) ha dichiarato: "Le ditte farmaceutiche hanno individuato nei bambini un grosso affare che potrebbe innalzare di molto i profitti".
II CCDU è fortemente contrario ai metodi coercitivi e dannosi impiegati spesso nel campo della salute mentale. Gli orrendi effetti collaterali di alcuni psicofarmaci, sono frequentemente sottovalutati: dipendenza, spossatezza, diminuzione dell'impulso sessuale, tremori, incubi, aumento dell'ansietà e comportamento violento o suicida, solo per citarne alcuni. Alcuni psicofarmaci possono provocare anche danni irreversibili al cervello e al sistema nervoso.
Per questo motivo da qualche mese è partita una nuova campagna informativa del CCDU in tutta Italia: "I bambini rappresentano il nostro futuro" con migliaia di poster attaccati nelle maggiori città italiane ed annunci pubblicati su quotidiani locali, perché i genitori devono avere tutte le informazioni possibili e poter decidere il futuro dei loro figli prima di dire SI!
Sabato 10 giugno saremo presenti a Verona alle ore 10 in Piazza Pradaval per un corteo pacifico nella città per manifestare e dire "NO AGLI PSICOFARMACI AI MINORI", non sono l’unica soluzione, ed invitiamo i cittadini a parteciparvi ma soprattutto a raccogliere ogni tipo di informazione prima di somministrare psicofarmaci ai bambini.
Per informazioni:
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
Email info@ccdu.org
tel. 02 36510685
www.ccdu.org www.cchr.org
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